venerdì 27 ottobre 2017

UNBERTO PANIN
Un pilastro nella struttura del nostro giornale in relazione alla pagina delle grane che metteva in rilievo le carenze dell'amministrazione pubblica di Comune Provincia e Regione .Lo portò fra noi Natalia Aspesi una illustre corsivista di Repubbliche che aveva avuto con Panin un rapporto epistolare Umberto s'insedìò in cronaca dove Camillo Brambilla capocronista gli affidò la pagina delle grane con pieni poteri
Carattere passionale, sanguineo, intransigente sia nei rapporti personali che di lavoro, di piacevole aspetto -secco come uno stambecco - dai capelli rossi coltivati corti dava tutto se stesso pretendendolo anche dagli altri.
Panin dava fastidio ai giornali concorrenti perché le sue pagine avevano largo seguito non solo sul nostro giornale ma anche sui lettori della concorrenza accetto quindi un contratto offertogli dal Corriere della Sera che invece di rilanciarlo fra i lettori un giornale del mattino lo relego con incarchi marginali.
Ricordo quando siedeva davanti alla macchina per scriver l'aggrediva con violenza battendo i tasti della olivetti 90 come per cercare il consenso di quanto scriveva, lui come pochi mandava i testi dattiloscritti in tipografia senza un refuso
Un amore se pur condiviso con una collega gli fu fatale morì (non conosco i particolari) lasciando scritto nel suo addio alla vita di essere sepolto nel cimitero posto sul promontorio di Porto Venere di fronte all' Isola Palmare. La sua donna riusci dopo molte difficoltà burocratiche a farlo seppellire nel piccolo cimitero .

Per anni quando dal molo di Viareggio ci trovavavamo in vacanza in Vbersilia salivamo sul battello in visita alle Cinque Terre passando davanti alla sua tomba ci siamo sempre alzati a saluatrolo con un inchino. un uomo con la U maiuscola UMBERTO Panin

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