giovedì 26 ottobre 2017

CARLO ROSSELLA

venne in cronaca da Pavia alla chetichella per fare le prime esperienze da praticante pendendosi la scrivania di fianco alla mia lasciata libera da un collega che se nera andato uno dei tanti istruiti sull'ABC del cronista dal sottoscritto tutti poco più che ragazzi. La sua storia personale non mi interessava comunque sono stato a sua disposizione per per aiutarlo. Passata qualche settimana avevo osservato che sempre a metà mattina squillava il suo telefono al quale rispondeva evitando di essere sentito te. Incuriosito chiesi spiegazioni al nostro telefonista che al corrente delle chiamate mi chiarì che provenivano dal centralino delle Botteghe Oscure tempio del Partito Comunista Italiano a. Ognuno di noi aveva contatti con giornali diversi e il fatto che i Rossella leggsse titoli di prima pagina non mi incuriosì più di tanto anche perché nessuno mi aveva nominato suo inquisitore. Appreso quanto gli interessava imparaee dopo avermi dimostrato i molta simpatia largamente condivisa andò a Roma iniziando la scalata in Rai diventando in beve uno dei big del piccolo schermo pendolando abilmente fra i fra i partiti di governo. Essendo un mia “creatura” ne seguì la carriera ammirandone l'aplomb, il linguaggio garbato e suadente l'assenza di animosità nei riguardo egli oppositori ai suoi commenti Qualche anno dopo all'arrivo a Genova dalla Spagna eravamo tutti in fila per scendere nel garage a riprenderci le auto quando sentii urlare alle mie spalle “Cisco” era Rossella che rotta la fila venne verso di me per salutarmi lo fermai stedendo il braccio e allungando un dito gli urlai “spia comunista”La moglie sbiancando le era vicina temendo una rissa si pose di mezzo e ignorando si trattava di uno scherzo Nino Nutrizio direttore de La Notte era al corrente delle telefonate non asservite alla politica ma diretti a un collega che faceva ricerche storiche sulle Botteghe Oscure.



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