CARLO
ROSSELLA
venne
in cronaca da Pavia alla chetichella per fare le prime esperienze
da praticante pendendosi la scrivania di fianco alla mia lasciata
libera da un collega che se nera andato uno dei tanti istruiti
sull'ABC del cronista dal sottoscritto tutti poco più che ragazzi.
La sua storia personale non mi interessava comunque sono stato a sua
disposizione per per aiutarlo. Passata qualche settimana avevo
osservato che sempre a metà mattina squillava il suo telefono al
quale rispondeva evitando di essere sentito te. Incuriosito chiesi
spiegazioni al nostro telefonista che al corrente delle chiamate mi
chiarì che provenivano dal centralino delle Botteghe Oscure tempio
del Partito Comunista Italiano a. Ognuno di noi aveva contatti con
giornali diversi e il fatto che i Rossella leggsse titoli di prima
pagina non mi incuriosì più di tanto anche perché nessuno mi
aveva nominato suo inquisitore. Appreso quanto gli interessava
imparaee dopo avermi dimostrato i molta simpatia largamente
condivisa andò a Roma iniziando la scalata in Rai diventando in beve
uno dei big del piccolo schermo pendolando abilmente fra i fra i
partiti di governo. Essendo un mia “creatura” ne seguì la
carriera ammirandone l'aplomb, il linguaggio garbato e suadente
l'assenza di animosità nei riguardo egli oppositori ai suoi
commenti Qualche anno dopo all'arrivo a Genova dalla Spagna eravamo
tutti in fila per scendere nel garage a riprenderci le auto quando
sentii urlare alle mie spalle “Cisco” era Rossella che rotta la
fila venne verso di me per salutarmi lo fermai stedendo il braccio
e allungando un dito gli urlai “spia comunista”La moglie
sbiancando le era vicina temendo una rissa si pose di mezzo e
ignorando si trattava di uno scherzo Nino Nutrizio direttore de
La Notte era al corrente delle telefonate non asservite alla
politica ma diretti a un collega che faceva ricerche storiche sulle
Botteghe Oscure.
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