mercoledì 22 giugno 2011

REGIONE LOMBARDIA il rilancio dell'apprendistato

TEMPO  NEWS  DALLA  LOMBARDIA


Regione Lombardia stanzia un milione di euro per il rilancio dell'apprendistato di primo livello,
finalizzato al conseguimento di una qualifica di Istruzione e formazione professionale per i giovani di età compresa tra i 15e i 18 anni. Sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia (BURL) di oggi è stato pubblicato un avviso che illustra caratteristiche e contenuti dell'iniziativa.

ACCORDO CON MUIR - Prima in Italia ad intraprendere una politica di questo livello, Regione Lombardia ha siglato un accordo con il Ministero Istruzione Università e Ricerca (MIUR) per completare l'applicazione dell'apprendistato previsto dalla legge Biagi: oltre all'apprendistato professionalizzante e a quello in alta formazione (articoli 49 e 50 del decreto legislativo 276/03), già operativi, si realizzano le condizioni che consentono di assumere apprendisti in 'Diritto Dovere di
Istruzione e Formazione' per il raggiungimento di un titolo di qualifica del sistema di 'Istruzione e formazione professionale'.
Con questa iniziativa si archivierà definitivamente l'apprendistato per i minorenni ai sensi della legge Treu (196/1997), attivo ancora per la fase transitoria nelle more della piena attuazione della legge Biagi, che prevedeva una formazione di 240 ore per l'apprendista. Questo nuovo contratto di apprendistato, rivolto ai giovani dai 15 anni, opera un salto di qualità dell'apprendistato di primo
livello, portando la formazione a 400 ore e permettendo ai ragazzi minorenni di raggiungere un titolo di studio attraverso il lavoro.

NUOVI PERCORSI FORMATIVI - Con la piena valorizzazione del valore formativo ed educativo del lavoro, i ragazzi potranno così raggiungere i medesimi obiettivi dei percorsi di istruzione e formazione professionale del sistema formativo regionale, sia in termini di competenze professionali, sia per quanto riguarda le competenze base di cittadinanza. In questo modo l'apprendistato diventa a tutti gli effetti un'altra modalità per l'acquisizione di un titolo di studio,
parallelo alla formazione d'aula. Il diritto dovere di istruzione e formazione ha lo scopo di far
raggiungere a tutti i ragazzi un nucleo di competenze base di cittadinanza, necessarie per la vita e il lavoro. La modalità però non può essere solo l'istruzione; già da tempo Regione Lombardia è intervenuta per consentire di assolvere l'obbligo di istruzione anche nei corsi di formazione professionale regionali che portano ad una qualifica. 'E' quanto mai necessario sostenere i giovani più deboli a scuola - commenta l'assessore regionale all'Istruzione, Formazione e Lavoro Gianni Rossoni - con forme alternative, valorizzando innanzitutto il lavoro quale luogo di
apprendimento, per raggiungere un titolo di studio'.
L'AVVISO - L'avviso pubblicato oggi sul BURL prevede 45 giorni di tempo per presentare progetti sull'apprendistato da parte di operatori accreditati o riuniti in Associazione Temporanea.
Le Istituzioni Formative e le Associazioni Temporanee devono avere un'esperienza di almeno tre anni nei percorsi DDIF (Diritto-Dovere di Istruzione e Formazione, così come previsto dal contratto di apprendistato disciplinato dal Decreto Legislativo 276/2003), o esperienza in percorsi di alternanza scuola-lavoro. Per ciascun progetto il valore massimo finanziabile per anno è
di 250.000 euro, mentre la dote per ogni singolo apprendista è di 6.000 euro. Il contratto di apprendistato, così come prevede la norma, dovrà essere in forma scritta, non superiore ai tre anni.
Per ciascun giovane dovrà essere elaborato un Piano Formativo Individuale che costituisce parte integrante del contratto di apprendistato. Il tutor aziendale coordinerà le diverse
attività previste dal percorso di formazione. I progetti che saranno selezionati si occuperanno della
formazione esterna degli apprendisti, grazie al sistema dote e in stretto raccordo con le aziende; dovranno inoltre svolgere un servizio di informazione e di help desk per la prima fase di
avvio di questo nuovo contratto.
VITO SANTO PIETROFORTE

venerdì 3 giugno 2011

porta a porta

Da “Lettere a un amico”

Porta a porta

Che a Milano si sia affermato il centro-sinistra  mi dispiace  ma come nel calcio non è sempre il più forte che vince ma quello che gioca meglio. Così stato per il Milan primo in classifica che ha pareggiato  contro  il  Bari.che era ultimo  Così è stato nel ballottaggio fra Letizia Moratti e Pisapia:” ha vinto il più debole”.
Caro amico ,  la sconfitta mi ha bruciato così ho voluto ascoltare gli autorevoli “analizzatori dei  risultati del voto succedutisi sui vari canali televisivi.:  convincendomi che capiscono proco anzi nulla.di politica. e ancor meno di strategie elettorali
Non ha perso nel l’antipatica  Moratti ne l’arrogante Belusconi così non ha perso  il centro destra perché ha avuto i voti previsti senza quelli di Casini e Fini. Ma allora perché a vinto Pisapia? Dove ha trovato il consenso?Milano  e una grande città dove convivono ricchi e poveri affrancati e diseredati e una moltitudini di persone sole. dimenticate da tutti.. Pisapia ha assoldato un esercito di attivisti diligenti che lo hanno portato alla vittoria. Si sono infilati nelle portineria di centinaia e centinai di stabilio e hanno infilato la faccia di Pisapia  in tutte le caselle raggiungendo quelle  persone che di posta ricevono solo le bollette della luce e del telefono.. Le giannizzere della Moratti  non hanno attuato questa logica strategia  ma consegnato i pacchi di depliant ai portinai non abilitati a distribuire pubblicità di chichessia..nelle caselle dei condomini.
 Sottovalutare un avversario  è una colpa gravissima, quando Bersani  disse “mi prenderete per matto ma a Milano vinciamo”  nessuno gli ha creduto soprattutto quando dalle primarie è scaturito il nome di Pisapia un ex  rifondazione comunista, giudicato incautamente un perdente.  L’avvocato  ben conosce  le isole milanesi della povertà e dove cercare consensi. Così ha fatto nei mercatini rionali, così ha  ha acceso speranze nei giovani disoccupati. E se ne saputo avvantaggiare
Sono dispiaciuto per il Centrodestra, non voterò mai il centrosinistra  ma devo ammettere che la strategia vincente è quella di Pisapia  anche se alla lunga  assisteremo all’occupazione di posti di lavoro a…”voto sicuro” come ci ha insegnato il PC di triste memoria a Bologna, Ferrasra, Firenze Rovigo ecc
La borghesia milanese non è scema anche  se partorisce prima o dopo qualche “Feltrinelli” e nell’elettorato milanese, come giustamente  sottolineava Feltri rappresenta l’1% e sull’esito del voto è del tutto ininfluente.c.c.


Astalavista
  NB
Berlusconi ha vinto tante battaglie, questa , forse l’ultima, l’ha persa