Avere un Santo in famiglia e non chiedergli niente è un
privilegio che in pochi possono vantare,
fra i quali io,non per vanità o sufficienza solo perché io alla soglia dei 90
ho avuto tutto e forse molto di più di quanto
mi ero aspettato dalla vita. Questa
introduzione è d’obbligo perché me la
sono presa comoda nell’annotare sul mio Blog un commento alla presentazione
presso le Missioni Estere di Parma il libro dell’esimo “confratello Paolo, volume del quale pubblico la copertina:
Il sottoscritto fa parte delle migliaia di conforti che nel
millennio passato hanno popolato la pianura parmense fra colline e le rive del Po dando vista alla
casta dei Conforti. una piramide al sommo della quale giganteggia Guido Maria
benedicente
Un monumento alle casta di famiglie importanti è abbastanza
semplice i loro fatti e misfatti sono sparpagliati ovunque per orinarli in
un libro, quello di una civiltà di agricoltori lasciano invece poche e incerte tracce, è una
impresa che in pochi osano affrontare merito
non solo di Paolo ma di quanti insieme a lui hanno contribuito a “lapidare” nel
volume di 744 pagine con documentazione
storica e iconografiche di grande interesse non solo legata ai Confort
Purtroppo nei tempi moderni contano più i soldi che i meriti spirituali, il volume non aveva
prospettive di lucro e tiratura bensì un limite d’interesse confinato fra i
campi di grano , , l’erba medica, gli orti ,le cascine sparpagliate sul
territorio dove spesso la produzione è stata in sufficiente a sfamare gli antenati di Guido Maria: Un libro
che ripercorre le vicende non solo
nostre bensì di una umanità rimasta
immutata nel tempo della quale mi onoro di aver fatto parte, e che auguro
prosegua dopo di me tenendo ben presente grazie a questo bellissimo documento, chi siamo
stati