mercoledì 28 ottobre 2015

un santo in famiglia

Avere un Santo in famiglia e non chiedergli niente è un privilegio  che in pochi possono vantare, fra i quali io,non per vanità o sufficienza solo perché io alla soglia dei 90 ho avuto tutto e forse molto di più di quanto  mi ero aspettato dalla vita.  Questa introduzione è d’obbligo  perché me la sono presa comoda nell’annotare sul mio Blog un commento alla presentazione presso le Missioni Estere di Parma il libro dell’esimo “confratello Paolo,  volume del quale  pubblico la copertina:

Il sottoscritto fa parte delle migliaia di conforti che nel millennio passato hanno popolato la pianura parmense  fra colline e le rive del Po dando vista alla casta  dei Conforti. una piramide  al sommo della quale giganteggia Guido Maria benedicente

Un monumento alle casta di famiglie importanti è abbastanza semplice i loro fatti e misfatti sono sparpagliati ovunque per orinarli in un  libro, quello di una civiltà di agricoltori  lasciano invece poche e incerte tracce, è una impresa  che in pochi osano affrontare merito non solo di Paolo ma di quanti insieme a lui hanno contribuito a “lapidare” nel volume di 744 pagine con  documentazione storica e iconografiche di grande interesse non solo legata ai Confort


Purtroppo nei tempi moderni contano più i soldi che  i meriti spirituali, il volume non aveva prospettive di lucro e tiratura bensì un limite d’interesse confinato fra i campi di grano ,  , l’erba medica,  gli orti ,le cascine sparpagliate sul territorio dove spesso la produzione è stata in sufficiente a  sfamare gli antenati di Guido Maria: Un libro che ripercorre le vicende  non solo nostre bensì di  una umanità rimasta immutata nel tempo della quale mi onoro di aver fatto parte, e che auguro prosegua dopo di me tenendo ben presente  grazie a questo bellissimo documento, chi siamo stati