Da “lettere a un amico”
La diretta
Ho seguito questa mattino
19 marzo 20013 la diretta del TG1 sull’ascesa al pontificato di Bergoglio arcivescovo
argentino. Una ripresa mediatica di grande impatto mondiale durata tre ore che
mi auguro, se non riuscirà a migliorare l’umanità, spero renda più
partecipi fedeli della chiesa cattolica
al mondo reale e ai suoi problemi
Francesco l° mi auguro
non finisca come tutti i Papi “Santo”. Ho avuto l’impressione che il suo pontificato
sarà quello di “un uomo tra gli uomini” la reincarnazione di San Francesco d’Assisi un uomo semplice comprensibile ai
fedeli e a chi non lo è
Fra gli “impresentabili”solo
perché non votano PC, ci insegna Lucia
Annunziata, sul sagrato cera il suo
profeta Giorgio Napoletano, pellegrino fra i pellegrini . Il signore , come
afferma Bergoglio è misericordioso e Giorgio di colpe ne ha tante da farsi perdonare.
Nel lungo faccia a faccia fra i due più di un ossequio da capo di stato quello
di Giorgio Napolitano è stato un largo
consenso al nuovo vescovo di Roma. L’autocritica a volte illumina anche i
comunisti se pur raramente.
Una diretta che ha
espresso, opinioni,entusiasmi, speranze, fede, amore in una piazza San Pietro sovrastata da un cielo
azzurro macchiato da strisce di nubi bianche. come l’abito talare del Papa. Un
sagrato gremito, da vecchi , religiosi, bambini, e da chi nel mondo ha il
potere arrivati sin li per festeggiare l’eletto al Soglio di Pietro che al suo
paese, l’Argentina, fino all’altro giorno ,si spostava in tram e andava a pranzo insieme ai poveri nella
favelas.