mercoledì 3 luglio 2013

il porto per scoprire l’Adriatico

Marina Admiral: il porto per scoprire l’Adriatico


Il punto di partenza ideale per iniziare una crociera sull'Adriatico. E’ la Riviera Opatija, sulla costa orientale dell'Istria, nel cuore del Golfo del Quarnero, in Croazia. Una delle mete turistiche più attraenti dell'Adriatico, che ogni anno attira un gran numero di diportisti e turisti. Il merito è anche della Marina Admiral, che si trova in pieno centro, a Opatija, di fronte all'hotel Admiral (struttura del gruppo Liburnia), i cui servizi sono accessibili dagli utenti della Marina. Uno spazio aperto tutto l’anno, che dispone di 160 posti-barca in mare e 40 posti-barca a secco. Tutte postazioni provviste di allacciamento con acqua e corrente elettrica, che contribuiscono alla qualità del servizio offerto dalla Marina Admiral, categorizzata con quattro ancore (equivalente alle cinque stelle di un hotel). Un porticciolo che, per le sue caratteristiche, è ideale anche per le imbarcazioni di piccole dimensioni.
Come detto, Opatija costituisce un punto di partenza ideale per tutti gli amanti del mare, vista la vicinanza con le varie isole dell'arcipelago del Quarnero come Krk, Cres, Rab e Losinj. Senza tralasciare le numerose baie, le spiagge bellissime e le molte attrazioni culturali di questa zona della Crozia.

Marina Admiral è uno dei servizi di cui dispone Liburnia Riviera Hotel, la catena di alberghi più importante della riviera di Opatija. Una realtà nata nel 1947, che mette a disposizione 1.969 camere con 3.721 posti letto, oltre ad un campeggio con una capienza di 980 persone.

Con preghiera di pubblicazione/diffusione


Liburnia Riviera Hoteli d.d.
M. Tita 198, 51410 Opatija
Hrvatska/Croatia
www.liburnia.hr
Tel +385 51 710 300
Fax +385 51 710 406



Stilo S.r.l. Ufficio Stampa
Alessandro Cesare
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Dizionario


Bluvacanze e Vivere&Viaggiare


Da Bluvacanze e Vivere&Viaggiare
arriva il “Famigliometro Scacciacrisi”
Durerà un mese la nuova campagna vendite delle agenzie del Gruppo Bluvacanze,
che propone alle famiglie centinaia di soluzioni di viaggio e soggiorno
a condizioni supervantaggiose.

Milano, 16 maggio 2013
– Un nome provocatorio, un target strategico e proposte di viaggio all’insegna del risparmio. Sono questi gli ingredienti del ‘Famigliometro Scacciacrisi’, la nuova campagna di comunicazione del Gruppo Bluvacanze studiata per le famiglie, alle quali viene concretamente offerta la possibilità di tagliare i costi delle prossime vacanze.

Non c’è spesometro che tenga: in un momento economicamente difficile e di recessione generale, le agenzie di viaggio Bluvacanze e Vivere&Viaggiare hanno deciso di dedicare un’attenzione particolare alle famiglie, anche a quelle numerose. Per loro il Gruppo ha accuratamente selezionato, da fornitori e TO, centinaia di soluzioni di vacanza ‘formato famiglia’ in villaggi, resort, crociere e appartamenti sia in Italia sia all’estero, con condizioni agevolate, sconti e gratuità per bambini e ragazzi.

Il risparmio è quindi la prima “destinazione” dell’iniziativa ‘Famigliometro Scacciacrisi’, che proseguirà fino al prossimo 15 giugno supportata da una campagna di comunicazione nazionale, con pubblicità tabellari su quotidiani e periodici, invio di newsletter al customer database, azioni web e iniziative di comunicazione e marketing, tutte mirate a veicolare traffico verso le agenzie.

Dice Fabrizio Pisciotta Direttore Commerciale di Bluvacanze: “Il ‘Famigliometro Scacciacrisi’ è la risposta alla reale necessità di contenere i costi di vacanza dei gruppi familiari, valorizzando tutte le offerte e le soluzioni dedicate a questo target che abbiamo accuratamente selezionato insieme ai TO e ai fornitori nostri partner. Nel corso dell’anno siamo sempre attenti a sostenere al meglio il lavoro delle agenzie Bluvacanze e Vivere&Viaggiare: e questa è solo la prima delle iniziative previste a sostegno delle vendite di questa importante stagione estiva”


Gruppo Bluvacanze - Ufficio Stampa Dragonetti&Montefusco Comunicazione
Annachiara Montefusco T 02 4802 2325 M 339.7218836   montefusco@dragonettimontefusco.com

Le sirene di Pisapia continuano a rompere

Non è mai troppo tardi!

Le sirene ddel sindaco di milno 
Magari fossero quelle mitiche che ogni tanto affiorano in superficie sul mare e terrorizzavano le ciurme ubriache di rum dei velieri , invece si tratta di quelle che decine di ambulanze ogni notte azionano percorrendo strade deserte, incroci spenti con la raccapricciante convinzione di salvare vite umane.
Sono le “sirene”  che  ripetutamente durante la notte svegliano decine di migliaia di milanesi che la mattina devono andare a lavorare, fanno sobbalzare migliaia di cittadini in condizioni di salute precaria spaventandoli timorosi che l le abulanze siano l'ultimo tax per l'aldilà si , fanno ululare i cani negli appartamenti che a loro volta svegliano altre persone. 

L’impatto ambientale delle sirene delle ambulanze non è lineare ma circolare e il fastidio coinvolge non solo le persone lungo la strada percorsa dalle ’ambulanze bensì   interi isolati.
Egregio  , sindaco. se quelli che l’anno preceduta non hanno posto rimedio a tale fastidio non l’autorizzano a comportarsi allo stesso modo, certo le autoambulanze sono un indispensabile servizio pubblico

Milano, la sua Milano che lei vanta di aver inserito nell’Europa che conta, durante la notte è un “triangolo delle Bermude” masturbata da qualche decine di scriteriati conducenti incapaci di valutare l’opportunità di attaccare le sirene anche quando vanno a bersi un caffè per stare svegli così di giorno  “La notte…no” per parafrasare un trasmissione di successo che mi auguro l’ispiri a risolvere il problema.

Una città che lavora ha bisogno di ricaricarsi la notte per ricominciare a sbattersi la mattina soprattutto oggi in situazione economiche precarie.

Molte città con minima spesa hanno da tempo risolto il problema dotando le autoambulanze di dispositivi meno fastidiosi  e regolamentato il loro uso responsabilizzando anche i conducenti e i medici all'iterno della vettura che devono rendere conto del quando, del come e della effettiva necessità di strombazzare in notturna su strade assolutamente deserte.


Va bene i centro sociali, va bene  l’accattonaggio dei poveri africani agli angoli delle strade ma noi..che teniamo in piedi Milano che….figli siamo! Mi auguro che alla sua impotenza visto che in un anno di tempo nulla è cambiato al momento del voto si ricordino di lei.