giovedì 8 novembre 2012


mondo gay

Scrivere per i “padroni” è dura sia paghino poco sia paghino molto. In Italia il mercato è libero e le opinioni  molto diverse a seconda delle circostanze, degli interessi e eccetera.
Anch’io ho un padrone, io. Non sono pagato e la mia testata proprio non conta. così mi pongo fuori dalla mischia
Come diceva un filosofo greco del quale non ricordo il nome “Nelle donne – in tutte le donne  - è latente una grande sensualità guai a risvegliarla perché si scatena senza limiti”. Vorrei che lo stesso adagio invischiasse chi come me fa il giornalista e che, al di la del bene e del male abbia il coraggio di saltare il rubiconde della  auto censura

Oggi ci sono i “Grillo” i “Renzi” che sembrano scatenati profetizzando (votandoli) “” moralità” e   “battaglie ” in favore dei meno abbienti . La storia fino ad ora ci ha dimostrato che nessuno è riuscito a cambiare le cose se pur sostenuti da una maggioranza che ha creduto al  “ nuovo”.

Non sono un cittadino deluso,  un giornalista prezzolato,  un moralista ne un fustigatore di costumi  Ma sono uno che non  invoca Monti , un “abusivo” che in  un paio d’anni intende  farci pagare gli errori trentennali  dei suoi predecessori.

Monti soprannominato “il fumogeno” perché quando parla ha la raccapricciante capacità di mimetizzare la realtà e aprire spiragli di luce inesistenti, non mi piace.  E’ uno che si e prefisso di salvare l’Italia ma non gli “itagliani”. Torni nel suo mondo anglosassone che gli appartiene non il nostro. O torni alla Bocconi a chiedere perdono!

Lui a fine mandato se ne andrà attribuendosi i merito di aver salvato il Paese da una fine alla “greca” colpevolizzando chi lo sostituirà come incapace .

Monti nulla ha fatto per penalizzare duramente la Casta da 40 anni al potere pesantemente colpevole della crisi nella quale siamo piombati. salvaguardando i loro interessi Questo me lo rende ancora più riprovevole

Che il “premier” legga i numeri, non li dia! Gli alti papaveri strapagati dello Stato sono più numerosi degli industriali che contano. I primi si arricchiscono (virgola) gli industriali, uno dopo l’altro falliscono. Si chieda Monti, il Mario, perché:?

Monti per uscire dalla  “crisi” attualmente spera  che il suo “governo” vada a casa essendo consapevole che il peggio deve ancora avvenire, e che ciò farà vanificare l’auspicio di ripresa da lui datato  nel  2013

Quello che ha fatto Monti lo avrebbe potuto fare qualsiasi altra persona autorizzata dai maggiori partiti italiani ad attuare un “repressione” di “lacrime e sangue” al di sopra di tutti e di tutto compreso l’ex comunista  Giorgio Napolitano  che insieme a Casini   non   ha ancora giubilato. l’impavido carnefice., anzi vole   riciclarlo oltre il mandato.

Pierferdinando  restauratore dell’“ancienne regime” la Democrazia Cristiana , “vecchiume” senza prospettive  che il bolognese auspica servendosi dei voti  di cattolici di “clausura” incapaci di vedere oltre il proprio naso. Un baciapile retorico su “casa e  famiglia...”  che ha fatto naufragare progetti  anche lodevoli “pendolando” a  banderuola fra partiti e schieramenti alla ricerca di un  mitico “eldorado” elettorale,. Un degno compagno di merenda di Fini  che con lui deve essere messo a riposo nella terra dei tortellini e mortadelle.espropriandoli delle ricchezze accumulate  in vent’anni di sonno parlamentare, vergogna perpetua di chi li ha votati

Quando lo Stato è incapace di amministrare le tasse pagate dai cittadini, sperpera, ruba, compie soprusi riparandosi spessissimo dietro  giudici compiacenti e pone il proprio partito sopra lo Stato i colpevoli dovrebbero essere banditi per sempre da ogni coinvolgimento nell’apparato statale Ma si sa, i “malevoli” sono votati da chi “come loro” fanno parte della stessa risma:  innarginabili.

Purtroppo l’Italia è un “piccolo” Paese che si regge sul mal-costume. e come nell’800’ si perpetua l’icona di “anarchici” a tutto campo un terreno allergico alla democrazia.

Certo, tutte queste sono  ovvietà luoghi comuni  il solo lato positivo nella nostra democrazia è il voto un diritto; come lo è quello di non  votare .

I tempi della crisi per la Merkel sono lunghi, per il fumogeno”Monti, corti. Noi .che paghiamo le conseguenze di una politica di improvvidi  si può , come dice  Pansa “andare a votare tappandosi il naso” l’illustre giornalista uno dei pochi che merita l’aggettivo illustre, per la sua onestà itellettuale fatta  non di  certezze ma dubbi.. forse, ha ragione, ma io a votare non ci andrò più.

Dopo il mio anche il tempo dei miei figli è passato senza novità politiche degne di nota resta quello dei “nipoti”  che mi auguro sappiano guardare oltre all’avanspettacolo, offertoci dai Grillo, Benigni, e da cantanti alla Celentano.

L’Italia è il più bel Paese del mondo. Gli italiani...purtroppo no.:.  rimaniamo un popolo di poeti, navigatori , mandolinisti e ora anche di .gay

f.c.

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