domenica 17 giugno 2012

DELIRIO IMU : STOP ALLO SVILUPPO di Piergiorgio Corbia

La primavera del 2012 sarà ricordata come la più tragica per i contribuenti italiani. La certezza del diritto è diventata un optional. Dalla sera alla mattina, regolamenti, norme, disposizioni legislative vengono abrogate, cancellate e sostituite con altre per certi aspetti contraddittorie e inesplicabili. Il caso dell’IMU è emblematico.
Il pacchetto regalo per i proprietari di immobili, quelli noti, ovviamente, in quanto gli evasori sono sconosciuti, è stato confezionato per Natale, esattamente il 6 dicembre 2011 con il decreto n.201, che  aveva per oggetto “ disposizioni urgenti per la crescita, l’equità i  il consolidamento dei conti pubblici.
La necessità di fare cassa per raddrizzare il bilancio statale era indilazionabile e l’incubo di un dissesto simile a quello della Grecia non era un’eventualità remota. Secondo alcuni economisti nel titolo del provvedimento risultava fuori luogo quel “ provvedimenti per la crescita” poiché è convincimento  comune che un’accentuazione della manovra fiscale, deprime i consumi, genera disoccupazione, taglia i redditi delle aziende e riduce il gettito  fiscale, sia diretto che indiretto.
Il varo dell’IMU, una sorta di ICI sotto mentite spoglie, ma molto più pesante anche sulla “prima casa”‘ ha scatenato proteste, indignazione e feroci anatemi quando si è appreso che in Italia, sulla base di rilievi fotografici dell’intero territorio sarebbero presenti ben 2 milioni di immobili abusivi, non ancora censiti, quindi ignoti al fisco statale, regionale, provinciale e comunale. Migliaia di sindaci, assessori  e responsabili degli uffici  tecnici dovrebbero  essere iscritti nel registro degli indagati e chiamati a rispondere dei danni causati all’Erario. Se ne riparlerà  a breve o si dovranno attendere, come minimo i rituali 7 anni?
In questo clima di tensione e di contraddizioni plateali, i contribuenti, identificati, ossia i soliti noti, pur lividi di rabbia hanno sopportato disagi d’ogni sorta per pagare l’IMU. E non è stato facile.
Gli uffici del catasto sono stati presi d’assalto. Interminabili le code per accertare la rendita catastale del proprio immobile per poi effettuare il conteggio, sulla base di indicazioni molto simili ai rebus enigmistici.
Chi si è rivolto agli uffici comunali per ottenere chiarimenti e controlli sull’esattezza dei conteggi ha dovuto sopportare ore di attesa e in molti casi subire cocenti delusioni.
L’onere della compilazione del modello F24 è praticamente ricaduto sui CAF delle organizzazioni sindacali aziendali o delle associazioni di categoria. Un lavoro immane se si considera che, secondo stime prudenziali, in una ventina di giorni sarebbero stati compilati oltre 20 milioni di moduli.
L’inefficienza della burocrazia statale è apparsa un tutta la sua drammatica realtà, considerando che alcune disposizioni relative all’IMU sono state emanate con una ulteriore Legge il 27 aprile 2012. E non è finita. entro l’autunno saranno emanate ulteriori disposizioni per il pagamento della rata a saldo.
Siamo l’unico Paese al mondo dove il contribuente non può conoscere preventivamente l’ammontare complessivo del tributo dovuto. Per ora la certezza riguarda 2 rate, la terza a dicembre è ignota.
E’ veramente  clamoroso. Delusione e sconforto dilagano tra i cittadini che richiedono trasparenza, correttezza e certezza per il domani. La navigazione a vista, senza seguire una rotta precisa, preventivamente tracciata, ha come rischio il naufragio del Paese e delle istituzioni democratiche.
A chi dobbiamo appellarci? Un interrogativo senza risposta per l’abdicazione del ruolo della politica,ormai priva di credibilità.
Il disorientamento degli italiani, ridotti al rango di sudditi è sempre più diffuso. L’opinione pubblica è succube delle informazioni di regime, distorte e mistificanti. Un esempio è rappresentato dalle nuove  tassazioni sugli immobili, esentati dal Governo Berlusconi nel rispetto degli impegni assunti con il programma elettorale.
Ci è stato detto che l’IMU (ex ICI) non è altro che l’attuazione di una Legge  del marzo 2011, votata dalla maggioranza della gestione Berlusconi. E’ vero, ma l’applicazione veniva fissata per il 2014, nel quadro del varo definitivo dell’autonomia impositiva locale, prevista dal Federalismo. E’ da ricordare, inoltre, che l’IMU (Imposta Municipale unificata) prevedeva di  accorpare in un’unica tassa l’imposta sul reddito delle persone fisiche e le relative addizionali dovute in relazione ai redditi fondiari  dei beni non locati e  l’imposta comunale sugli immobili (ICI) riguardanti le unità immobiliari a disposizione. Questo per la completezza dell’informazione.
Al momento della stampa di questo numero a sorpresa, dopo innumeri rinvii dal mese di dicembre dello scorso anno, la presentazione del progetto “Cresci Italia” che prevede un pacchetto di provvedimenti a favore dello sviluppo per 80 miliardi di euro. L’ingente importo non è per ora disponibile ma sarà reperito dalle economie sulla gestione dei Ministeri. Seguiremo l’iter per verificare e valutare come sarà finanziata la ricostruzione delle zone distrutte dal terremoto in Emilia, Lombardia e Veneto, nonché i provvedimenti  a sostegno dell’industria turistica, fondamentale per l’Italia, che rischia di porsi fuori mercato per l’inasprimento della pressione fiscale e l’introduzione di nuovi balzelli, penalizzanti il turista, come la tassa di soggiorno, la tassa marittima di sbarco e  quelle aeroportuali.

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