martedì 31 ottobre 2017

LEONARDO CAMPOBELLO
Freddo come una cassata e circospetto come sordomuto ha pendolato sulla carta stampata fra Messina, Nev Yok, Milano e Varese, punta di diamante alla Gazzetta di Messina, Il quotidiano degli Yenki neviorchesi di origine siciliana, La Notte e Il Giornale di Montanelli infine vicedirettore della Prealpina di Varese. Un pied à terre a Milano una villetta a Taormina dove viveva tutt'ora con la sorella , nessun legame sentimentale un giornalista libero .

Qualche settimana fa scovando il suo numero cellulare su una vecchia e rubrica telefonica sono riuscito ad agganciarlo e farmi promettere qualora fosse di passaggio a Milano di venirmi a trovare, lasciata Taormina troppo affollata di polizia in occasione del GO eccolo comparire e mantenere la promessa suonare alla mia porta. Il tempo di pranzare sentire la storia della sua vita nella carta stampate con molta gloria merito e anche denaro: piccolo minuto una testa rotonda alla Fanfani Campobello sa cosa e cosa non vuole dire, alla siciliana.” Io cero ma dormivo”

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