LEONARDO
CAMPOBELLO
Freddo
come una cassata e circospetto come sordomuto ha pendolato sulla
carta stampata fra Messina, Nev Yok, Milano e Varese, punta di
diamante alla Gazzetta di Messina, Il quotidiano degli Yenki
neviorchesi di origine siciliana, La Notte e Il Giornale di
Montanelli infine vicedirettore della Prealpina di Varese. Un pied
à terre a Milano una villetta a Taormina dove viveva tutt'ora con
la sorella , nessun legame sentimentale un giornalista libero .
Qualche
settimana fa scovando il suo numero cellulare su una vecchia e
rubrica telefonica sono riuscito ad agganciarlo e farmi promettere
qualora fosse di passaggio a Milano di venirmi a trovare, lasciata
Taormina troppo affollata di polizia in occasione del GO eccolo
comparire e mantenere la promessa suonare alla mia porta.
Il tempo di
pranzare sentire la storia della sua vita nella carta stampate con
molta gloria merito e anche denaro: piccolo minuto una testa rotonda
alla Fanfani Campobello sa cosa e cosa non vuole dire, alla
siciliana.” Io cero ma dormivo”
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