mercoledì 9 maggio 2012

URILLO AL PRADO L’ARTE DELL’AMICIZIA


URILLO
AL PRADO
 L’ARTE
DELL’AMICIZIA

Si inaugura a giugno, al Museo del Prado, una mostra che riunisce le opere realizzate da Murillo grazie al rapporto di amicizia con Justino de Neve

Sarà aperta dal 26 giugno al 30 settembre 2012 “Murillo e Justino de Neve: l’arte dell’amicizia”, una mostra dedicata ad alcune delle opere più significative che l’artista spagnolo creò negli ultimi anni della sua vita, frutto della relazione con il canonico della cattedrale di Siviglia, Don Justino de Neve.

Bartolomé Esteban Murillo, nato a Siviglia nel 1617 e qui morto nel 1682, è considerato uno dei più importanti pittori barocchi spagnoli. La luce e il colore sono ritenuti due elementi chiave della sua opera, utilizzati non solo come tecnica ma anche come un modo per comunicare con l’anima dello spettatore. Le sue opere diedero luogo a numerose copie durante il Romanticismo.

Murillo visse e lavorò per tutta la sua vita nel capoluogo andaluso. Grazie alla sua capacità di tradurre in pittura l’universo religioso e la realtà sociale del suo tempo, raggiunse grande fama già durante la sua vita, tanto che pare fosse chiamato da Carlo II a Madrid per essere pittore di corte.

Neve procurò a Murillo importante incarichi pubblici, come le lunette della Fondazione di Santa Maria la Maggiore di Santa Maria la Blanca, il Battesimo di Cristo della Cattedrale o La Vergine e il bambino distribuendo il pane ai sacerdoti per l’Ospedale dei Venerabili Sacerdoti, istituzione fondata dallo stesso canonico. Inoltre, Neve possedeva un’eccezionale insieme di opere di Murillo, tra le quali si includevano la Immacolata dei Venerabili, il San Giovanni Battista bambino  e tre squisite pitture su ossidiana.

Costituita da 18 opere di Murillo, alcune espressamente restaurate per l’occasione, la mostra è stata organizzata dal Museo del Prado in collaborazione con la Fondazione Focus-Abengoa di Siviglia, e della Dulwich Picture Gallery di Londra. Dopo Madrid, sarà visibile presso l’Ospedale dei Venerabili di Siviglia (da ottobre 2012 a gennaio 2013), per concludersi nella capitale britannica, dove sarà visitabile presso la Dulwich Picture Gallery (da febbraio a maggio 2013).

Dal 12 giugno al 16 settembre al Prado si può visitare anche l’Ultimo Raffaello, una delle esposizioni più importanti dedicate finora all’opera di Raffaello Sanzio (1483-1520) e della sua bottega, e la prima focalizzata sulla tappa tardiva della sua produzione, che lo fece diventare il più influente pittore dell’arte occidentale.


Ufficio stampa Ufficio Spagnolo del Turismo di Milano

Maite Vicente de Juan |
Laura de Juan Nacher
milan@tourspain.es  | tel. 02 875211 (int. 2)
www.spain.info




La fiaba di mamma vite
6 tavole
d’autore
per i 30 anni
di Borgo
del Tiglio

La fiaba di mamma vite è quella che racconta in 6 tavole Nicola Manferrari affidandone l’illustrazione alla leggerezza del pennello di Federica Pagnucco, che ha tramutato le parole in forme e colori.
L’occasione sono i 30 dalla nascita di Borgo del Tiglio di Brazzano (Go), la finalità è fare un piccolo regalo a chi, bevendone il vino, ha sostenuto l’idea di qualità portata avanti con caparbietà da Nicola Manferrari fin da quel 19 giugno 1982, quando nasceva ufficialmente Borgo del Tiglio “e iniziava per me – racconta - una guerra, la mia guerra dei trent’anni non ancora terminata alla conquista della “mia” qualità.”

Stampate su carta Modigliani in una preziosa tiratura limitata di 600 copie, numerate e autografate  da Federica Pagnucco, brillante illustratrice, le tavole sono inserite nelle confezioni delle sei selezioni di vini che Borgo del Tiglio produce dai tre poderi aziendali di Brazzano, Ca’ delle Vallate e Ruttars sulle colline del Collio: Ronco della Chiesa, Studio di Bianco, Chardonnay Selezione, Sauvignon Selezione, Malvasia Selezione e Rosso della Centa.

“Qualità” m’apparve da subito sinonimo di finezza ed eleganza - dice Manferrari - Allora era convinzione generale che il vigneto fosse un universo immodificabile, da congelare con lo strumento delle nuove D.O.C nella ripetizione di gesti consegnati dalla tradizione. Ai più sfuggiva che quei gesti, i cui perché furono smarriti nell’oblio, erano già fortemente compromessi da un’innovazione senza progetto. Così quasi subito osai, e in rigoroso silenzio, ciò che allora faceva scandalo: cambiare nel vigneto.”
“Fu più tardi – continua - che capii che nell’intento di strappare alle viti la finezza che cercavo, semplicemente le stavo accompagnando a fare ciò per cui erano programmate da un codice scritto nei geni: inseguire il successo evolutivo producendo l’uva così come piace agli animali. Capii che quell’uva, e per quel motivo, era il necessario punto di partenza del vino che cercavo. Compresi qualcosa di più profondo: che il bello e il buono non è per caso, ma per ogni specie è intrinsecamente legato all’utile. Tutto questo, ora, è nelle sei tavole illustrate de La fiaba di mamma vite, un piccolo dono per chi apprezza il mio vino.”

Borgo del Tiglio produce vino in Collio dai propri vigneti. La denominazione, famosa soprattutto  per il vino bianco, è una piccola formazione collinare ubicata sul lembo più orientale dell’Italia settentrionale. La vicinanza del mare e delle montagne genera differenze climatiche. Inoltre, anche il suolo, generatosi dalla marna e l’arenaria che ne costituiscono il substrato, varia con le zone. La cantina è impegnata a studiare queste differenze per far emergere il “terroir” dai propri vini. La vinificazione è pensata per esaltare la complessità, l’equilibrio e la finezza. Quest’ultima è un passaggio necessario  per consentire il riconoscimento del vigneto.

Federica Pagnucco è un’apprezzata illustratrice, che ha ottenuto numerosi riconoscimenti e partecipato a importanti esposizioni, in Italia e all’estero. Fra l’altro, ha esposto alla Mostra Internazionale di Illustrazione di Sarmede, alla mostra Bologna Children’s Book Fair, al Cj Book Picture Festival di Seul, Corea e in diverse personali. Al suo attivo ha numerose pubblicazioni tra cui “Il gatto pancione”, “La capra Marianna”, “La barba, la gobba e il naso dei Celti”. Vive e lavora a Valvasone.

Per informazioni: Az. Agr. Borgo del Tiglio di Nicola Manferrari
via San Giorgio 71 - Brazzano (GO) - Tel. 0481 62166 - www.borgodeltiglio.it - info@borgodeltiglio.it

Ufficio Stampa: Agorà di Marina Tagliaferri
Tel. 0481 62385 - www.studio-agora.it - agora@studio-agora.it

Da: Alessandra Pozzi Comunicazione [pozzicomunicazione@gmail.com]
Inviato: giovedì 19 aprile 2012 16.02
A: Alessandra Pozzi Comunicazione
Oggetto: Hans Hartung, opere scelte 1947/1988 - Acqui Terme Galleria Repetto - 12 maggio - 30 giugno 2012


Concorso
Nazionale di
fotografia al
peperonicino
Finalità Il concorso, promosso dall’Accademia italiana del Peperoncino Onlus e curato dalla MassenzioArte, è finalizzato alla promozione della fotografia in Italia e in particolare della fotografia espressione e cultura “piccante”.
La partecipazione è gratuita ed ha come scopo la selezione dei lavori fotografici per realizzare un evento espositivo durante il Peperoncino Festival (5 – 9  settembre 2012 a Diamante) con l’assegnazione di 3 premi per un totale di 1.750 €, pubblicazione su riviste e soggiorni in Calabria.
Sarà un concorso a costo “zero” per i partecipanti. L’invio delle immagini attraverso internet, la stampa ed allestimento della mostra a carico dell’organizzazione daranno a tutti la possibilità di partecipare senza nessun costo.
Chi può partecipare
Possono partecipare artisti maggiorenni  di nazionalità Italiana (residenti e non-residenti in Italia) o stranieri che operano sul territorio nazionale Italiano.   La partecipazione è gratuita.
Tema
Il lavoro ha come tema “F U O C O” legato ad uno qualsiasi dei suoi aspetti:  materiali, simbolici, astratti, cultrali, fisici, etc.
Sarà il primo tema che darà il via ad una quadrilogia sugli elementi ( fuoco, acqua, aria, terra ) che ci accompagnerà nei prossimi anni e che avranno tutti  come punto di riferimento il    m e d i t e r r a n e o   ( tutto il bacino ), la sua cultura, tradizioni, usi, consumi, terre, paesaggi, simboli e via dicendo.
Diamante si affaccia sul Mediterraneo, da anni l’Accademia del Peperoncino rivolge le sue attenzioni alla gastronomia del peperoncino che accomuna  tutti i paesi del bacino del Mediterraneo nell’ottica di favorire l’integrazione migliorando i rapporti di conoscenza, di rispetto reciproco e valorizzazione delle singole tradizioni.
Ci sembra quindi ovvio pensare a un progetto di ampio respiro che nel corso degli anni metta in risalto i vari aspetti della nostra terra e di quelle che ci sono vicine.
Quindi attenzione:  Fuoco e Mediterraneo sono le tematiche portanti di quest’anno.
Per partecipare l’autore dovrà inviare un trittico ( tre immagini )   inerente il tema del concorso. Nel suo sviluppo il lavoro può essere una storia, rappresentare un concetto,  una situazione, una raccolta omogenea etc. L’importante è che le  immagini siano assolutamente legate fra loro. Qualità, ricerca, l’idea, concetti espressi, saranno i criteri fondamentali della selezione. Il lavoro può essere anche inedito.
-Ogni autore può presentare un unico lavoro di 3 foto
- In mostra sarà portato il lavoro di ogni autore selezionato
- La giuria si riserva il diritto di scartare lavori il cui contenuto possa risultare offensivo;
- Sono ammesse immagini realizzate con fotografia digitale e analogica, sono inoltre permesse contaminazioni con pittura o altre forme di manipolazione. Il lavoro dovrà comunque essere riproducibile.
Fasi del concorso
·         Invio adesioni
Sino al 15 giugno 2012 (termine ultimo per partecipare al concorso). Gli autori dovranno inviare il materiale esclusivamente via web caricando dati ed immagini sul sito predisposto:
www.massenzioarte.it/concorsorp/concorsorp2012.html
Le immagini in formato jpg dovranno essere nominate con cognome_nome dell’artista e numeate nella sequenza di lettura.
·         Selezioni
Entro il 30 giugno 2012 - La giuria si riunirà per selezionare massimo 15 progetti che saranno esposti a Diamante, fra i quali saranno poi scelti i tre premiati. Gli autori scelti saranno invitati a spedire 4 opere in formato jpg 20x30, 300 dpi via mail entro il 15 luglio 2012.
Le immagini saranno stampate a cura dell’organizzazione grazie al sostegno del laboratorio di Domenico Di Bona ( www.domenicodibona.com)
Tutti gli autori selezionati saranno portati in mostra. Il materiale resterà  disposizione dell’Accademia italiana del Peperoncino.
Nella stessa giornata  verranno scelti i tre vincitori, che saranno avvisati per poter organizzare il soggiorno e ritirare i premi durante il Peperoncino Festival a Diamante.
·         Esposizione e premiazione
A Settembre durante il “Peperoncino Festival” verrà inaugurata la mostra degli  artisti selezionati cui seguirà la premiazione dei 3 vincitori. Le immagini saranno anche pubblicate sui siti www.massenzioarte.ite www.peperoncino.org
I Premi
Nel mese di luglio saranno assegnati i premi ai lavori più meritevoli secondo il giudizio insindacabile della giuria.
I premi saranno così assegnati:
 1° premio                              1000 euro +  soggiorno(*) 2gg + materiale vari 2° premio                                500 euro +  soggiorno(*) 2gg + materiale vari 3° premio                               250 euro +  soggiorno(*) 2gg + materiale vari
(*) I soggiorni saranno offerti dall’Accademia Italiana del peperoncino Onlus a Diamante durante il periodo del Festival 2012 e comprendono vitto ed alloggio in idonea struttura per 2 notti.
Gli artisti saranno invitati alla premiazione. Le opere premiate restano di proprietà degli artisti. I vincitori saranno contattati entro la fine di luglio. Le opere dei tre autori premiati saranno inoltre pubblicate sulla rivista “Il Fotografo”
Termini e Modalità di PartecipazioneLe adesioni dovranno essere inviate entro il 15 giugno 2012.    La partecipazione al concorso è gratuita.
GIURIA
Una giuria di esperti in campo artistico e culturale, con la partecipazione di una rappresentanza della redazione de “il Fotografo” selezionerà le opere premiate dal concorso.
Accettazioni
Gli autori  che partecipano al concorso  accettano implicitamente le norme del bando. La mancanza di uno solo dei dati richiesti comporterà l’esclusione dal concorso.
·Gli autori cedono  all’Accademia Italiana del Peperoncino ONLUS i diritti di riproduzione delle opere per la loro pubblicazione sui siti web del premio e  per altre forme di comunicazione inerenti esclusivamente  attività dell’organizzatore.
 La persona che effettua l’inserimento diretto dell’adesione sul sito, è interamente responsabile per i contenuti del materiale visivo e testuale inviato e trasmesso sul sito del concordo
·         Il materiale fotografico sarà archiviato presso L’Associazione Culturale MassenzioArte.
·         Il concorrente autorizza espressamente L’Accademia Italiana del Peperoncino e  l’Associazione Culturale MassenzioArte  a trattare i dati personali ai sensi della legge 675/96 (‘legge sulla Privacy’) e successive modifiche D.lgs. 196/2003 (Codice Privacy), anche ai fini dell’inserimento in banche dati gestite dalle suddette associazioni
Promozione Accademia Italiana del Peperoncino - Organizzazione a cura MassenzioArte
Direzione concorsoMaurizio Chelucci
Associazione Culturale MassenzioArte, Via del Commercio 12, 000154 Roma, Italia.
rossopiccante.massenzioarte@gmail.comwww.massenzioarte.it/concorsorp/concorsorp2012.html

Con il patrocinio del Comune Diamante
Il sostegno della Regione Calabria
Partner “il Fotografo”,  “Domenico Di Bona Fotografia”, “Fiammeri Passepartout”
Ricordiamo inoltre:
In occasione della Giornata Mondiale del Teatro aprirà nuovamente al
pubblico lo spazio MassenzioArte a Roma in  Via Palermo 28
Esibizioni, musica, danza, teatro il 27 marzo alle ore 18.00

CONCORSI
concorso nazionale di artigianato artistico e design - 3a edizione
MOSTRE
A Roma, Massenzio Arte presenta:
‘big Bang’
Le informazioni contenute in questa comunicazione sono riservate e destinate esclusivamente alla/e persona/e o all’ente/i sopra indicati.. Se questa comunicazione Vi e’ pervenuta per errore, Vi preghiamo di rispondere a questa mail per segnalare l’errore e successivamente di cancellarla dal Vostro sistema. Informativa ai sensi della 196/03 gli indirizzi e-mail presenti nel nostro archivio provengono o da richieste di iscrizioni pervenute al nostro recapito, da dati forniti dall’utente al fine dell’espletamento del servizio richiesto o da elenchi e servizi di pubblico dominio pubblicati in Internet, da dove sono stati prelevati. Si ricorda che e’ sufficiente inviare un messaggio con titolo “RIMOZIONE LISTA” per essere rimossi dall’archivio.





















































































 VESUVIO
 ALLE ALPI
GIORGIO SOMMER.
FOTOGRAFIE
D’ITALIA, SVIZZERA
E TIROLO

Il Museo Nazionale della Montagna CAI-Torino, con il sostegno della Compagnia di San Paolo e la collaborazione della Città di Torino, CAI, CAI-Napoli, presenta un‘importante
selezione di stampe del fotografo Giorgio Sommer.
La mostra, allestita con collezioni originali appartenenti al Museomontagna, propone stampe fotografiche realizzate tra gli anni 1860-1899 in Italia (Napoli e dintorni soprattutto, ma anche Torino e i laghi di Garda e Maggiore) e in Svizzera (le strade
ferrate e la nuova conformazione del paesaggio) e 3 album di diverso formato contenenti vedute urbane di Napoli e paesaggi della Svizzera, con una significativa serie relativa alla Ferrovia del Gottardo, realizzata dopo la conclusione dei lavori di
costruzione.
Il percorso espositivo segue l’andamento cronologico e geografico del lavoro di Giorgio Sommer, nato a Francoforte nel 1834 e giunto in Italia nel 1857, prima a Rom-a, e poi
a Napoli, dove aprì il suo primo studio fotografico, a cui seguì, nel 1890 circa, una ììaboraztcne con Edmond Behles il cui nome compare sui supporti secondari di alcune delle stampe in mostra. Giustamente famosa, e qui riproposta in parte, è la sequenza relativa all‘eruzione del 1872, «sistematicamente ripresa a intervalli di mezz‘ora, adottando una
forma narrativa che suggerisce la durata piuttosto che sottolineare l’istantaneità della posa», come scrive il curatore Pierangelo Cavanna nel catalogo dell’esposizione.
Le stampe all’albumina dai caratteristici toni bruno-violacei, dovuti ai viraggi all‘oro realizzati anche per scopi conservativi, esposte nella prima parte della mostra e l’album
Napoli in vetrina, documentano le prime aree di interesse di Sommer: dall’archeologia (gli scavi di Pompei ed Ercolano) alle vedute urbane, con alcuni soggetti presi dal
repertorio di figure tipiche dei costumi napoletani. In particolare, l’insieme raccolto nell’album Napoli, donato alla Sezione di Torino dalla Sezione di Napoli in occasione del
VII Congresso del Club Alpino Italiano, momento che avrebbe segnato la nascita del Museo Nazionale della Montagna, è ben rappresentativo del repertorio dell’autore, i cui generi preferiti erano la veduta urbana, il paesaggio e in misura minore il costume, in
ciò distinguendosi dalla linea Alinari, Anderson e simili tipica di quegli anni.
Il paesaggio e la campagna fotografica realizzata in Svizzera è al centro della seconda parte della mostra e soggetto dell’album a fisarmonica Souvenir de la Suisse, esposto
in vetrina. Forse l’incarico da parte della società La Ferrovia Funicolare del Vesuvio per la realizzazione di una documentazione del nuovo impianto, a cui fece seguito una
campagna autonoma realizzata nel 1886 dopo la sostituzione delle prima vetture, potrebbe aver costituito u n punto nodale per lo sviluppo di alcuni progetti successivi, in
particolare quelli legati alla documentazione di alcune strade ferrate, quali la ferrovia del Gottardo e le due brevi linee che dai dintorni di Lucerna portavano al Monte Rigi e
al Monte Pilatus. Agli anni Ottanta-Novanta dell’Ottocento, risalgono le fotografie svizzere che, rispetto alla produzione precedente, presentano una novità più di soggetti che di modi: qui l’attenzione era rivolta al paesaggio trasformato dalla modernità.

Fedele ai modelli narrativi utilizzati per circa trent’anni, la veduta, lo sguardo d’insieme prevalgono sulla ripresa propriamente architettonica. Come la bella serie realizzata
intorno al Vierwaldstàttersee in cui il segno luminoso del campanile di Fluelen emerge progressivamente dal fondo della veduta come un’epifania, sino a collocarsi in asse perfetto con la cima del Bristenstock sullo sfondo; poi, con uno scarto netto, l’attracco del traghetto al molo della stessa località.
Attraverso un ideale percorso lungo le mete privilegiate dai viaggiatori del Grand Tour dell’Ottocento, dal Vesuvio alle Alpi, l’esposizione, ripropone il lavoro di quello che fu
uno dei più noti fotografi dell’Ottocento.

La mostra - già allestita in primavera a Napoli a cura del Museomontagna, inserita tra le iniziative di avvicinamento ai festeggiamenti del 1500 anniversario di fondazione del
Club Alpino Italiano, che si svolgeranno nel 2013 - è corredata da un catalogo di 132 pagine, Eu ro 18,00, edito nella collana dei Cahier del Museo, a cura di Pierangelo
Cavanna e Veronica Usino, con la riproduzione di oltre 130 immagini della collezione
del Museo Nazionale della Montagna di Torino.



DAL VESUVIO ALLE ALPI
GIORGIO SOMMER. FOTOGRAFIE D’ITALIA, SVIZZERA E TIROLO
Una mostra del

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