sabato 1 ottobre 2011

Politologi come …piovesse

Politologi
come …piovesse
Tu che sei un mastino in economia e mastichi anche di politica,  quindi vorrei conoscere il tuo parere sulla crisi. Raramente mi capita di avere a mia completa disposizione la TV e poter andare su e giù con lo” schiaccino”  visionando centinaia di canali messi a disposizione sia da emittenti private, sia da quelle pubbliche. L’ho fatto ieri e sono rimasto allibito sui contenuti  dei tg. Un  coro unanime, pochissime infatti le eccezioni, sul “mandare a casa Berlusconi”. Non si tratta di  opinioni di semplici giornalisti, ma di eminenti politologi, alcuni esumati anche dai cimiteri per “cantare”, si fa per dire, nel coro.
Questo, come si dice in  gergo giornalistico,il “cappello”. Ecco le mie domande.
- Scusa, ma Berlusconi è rimasto tutti questi anni al potere perché sostenuto da una milizia? Da un apparato tipo  OVRA?, Da sindacalisti compiacenti? Dai poteri forti? Dalla Chiesa e dai Vescovi? Da un partito organizzato come l’ex PC  firmato PD? Dalla CIA?
Seconda domanda: perché una opposizione, disponendo una fortissima nomenclatura nel Consiglio Superiore della Magistrature e una fortissima falange  di magistrati di sinistra; di una organizzazione sindacale capace di bloccare il Pese come e quando ha voluto; di uno schieramento politico di indubbia consistenza numerica, invece di abbatterlo ha preferito andare al mare in barca a vela e limitare la sua presenza in parlamento solo al ritiro degli stipendi e godersi gli spropositati privilegi?
- Terza domanda: Berlusconi fra gli opinionisti di spicco ne vanta al massimo una decina e tutti gli altri? I figli della lupa alla Travaglio, i balilla alla Mentana (noto che per essere all’altezza usa i tacchi a spillo), gli avanguardisti alla Santoro, Annunziata,
e Frizzi, gli “infelici” alla Lerner e centinaia e centinaia di altri pennaioli, mascherati nelle redazioni di destra  ma militanti a sinistra, c’erano e ci sono :
prendono i soldi con la mano destra e li nascondono con la sinistra.
- Quarta domanda: se tanto mi da tanto, se tutti insieme non sono riusciti a scalzare Silvio, sono dei coglioni o degli opportunisti? Lo Stato deve  defenestrati dalla politica attiva, perché sono loro la palla al piede del Paese, non  Berlusconi!
Diceva un eminente statista congolese, Boudon Fess: “Agli italiani bisogna permettere tutto. Guai se cerchi di imbrigliarli. Si vendicano e non pagano più le tasse al grido “non siamo svizzeri”.
La spiegazione, correggimi se sbaglio: gli italiani votano Berlusconi non perché  lo amano, ma perché sono stufi dei politicanti, dei D’Alema, i Vendola, i Prodi, i Fini,. i Casini, i Rutelli, i Bocchino, i Ber-sani e tutti quelli che si propongo di salvare l’Italia e gli italiani. In realtà si fanno eleggere con l’obiettivo: “Lavorare niente, guadagnare molto e avere tutto gratis”. Berlusconi  per l’elettorato è il minore dei mali.
Caro amico, scusami non sono un grillo sparlante, ne uno che fa politica. Mi chiedo: chi fra i politologi, soprattutto le firme del Corriere della Sera, si armerà di una lente d’ingrandimento per osservare, fra qualche anno, questa crisi. Saranno, come sempre, firme autorevoli, soprattutto disposte, se ben pagate, a pontificare come ora con delle stronzate, a favore del miglior offerente.
Caro amico, le tua opinione, come sempre, mi interessa. Nel contempo mi permetto di esprimerti la mia sui giovani. Tu, io, come la gran parte delle nostre generazioni, siamo abituati ai sacrifici e la crisi non ci fa ne caldo ne freddo. Ai nostri figli meno ancora, soprattutto ai disoccupati. Da noi hanno avuto, oltre al necessario, troppo superfluo e il lavoro, non è che manchi, per loro  è un optional. Sono lì alla movida in attesa di una offerta molto ben pagata, poco impegnativa e con gratifiche a pioggia.
Astalavista!
Elencare le malefatte dei capi di stato, di governo e dei politici, degli ultimi anni nel mondo, potrebbe dare la dimensione di quanto sporca sia la politica. Nel lunghissimo elenco non figura Silvio Berlusconi. Un mio amico, molto ricco, ha collezionato francobolli, un altro, presidente di una società di calcio spende miliardi per  vedere uomini in  mutande correre dietro a un pallone, altri dissetano popolazioni in Africa costruendo pozzi, e molti nell’anonimato aiutano chi ha bisogno, mentre Berlusconi, uno straricco, ama l’altro sesso e sa che alla sua età o si è generosi o si va in bianco. Intendiamoci, le donne non sono  le vergini del calendario  ma  nella stragrande maggioranza  disposte a mettersi in fila per essere “ricevute” ad Arcore e dintorni: tutte  oneste e non ...dipende dal prezzo!
Ma allora siamo alla fine? Finché Berlusconi non si farà leccare l’orecchio da Vendola e Bossi qualche speranza c’è ancora.
Cisco
NB: Coi tempi che corrono la legislazione va modificata: non sono più le donne che vanno protette ma gli uomini, soprattutto quelli ricchi, Il cicalino  “fra le gambe” delle donne funziona benissimo, e le strapaga,  mai così tanto dai tempi biblici.

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